Siamo nel Comune di Fabrica di Roma dentro le antiche mura di Faleri Novi.
Qui,all’interno della cinta muraria di Falerii Novi, si trova l'antica abbazia di Santa Maria di Falleri.
Storicamente sono arrivati fino a Noi due documenti che attestano storicamente questa abbazia:
- 1143 quando un gruppo di monani cistercensi provenienti da Sant Sulpice vi si trasferì
- 1179 con bolla di Papa Alessandro III che conferma i possessi ed i diritti dei monaci di Falleri.
Questa abbazia non è particolarmente importante dal punto di vista storico, anche se si segnala come negli anni più buoi dell'ultimo medioevo, questa abbazia fosse quasi sempre schierata a favore del Papa.
Sembra quasi una cosa ovvia, ma credete non invece affatto ovvia.
La "fine" di questa abbazia non avvenne per colpa naturale o di Napoleone Bonaparte, ma solo per colpa di Papi e nobili vari
Si iniziò nel 1355 quando Papa Innocenzo IV la mise sotto il controllo del monastero di San Lorenzo al Verano.
Successivamente nel 1392, sotto il lungo pontificato di Papa Bonifacio IX, i terreni passarono all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, che ricordiamo esser il più antico ospedale in Europa, mentre l’abbazia passò sotto quell'infame e disastroso beneficio ecclesiastico che fu la Commenda.
Nel 1649 la chiesa fu sconsacrata e passò e nel 1786 Papa Pio VI la concesse prima in enfiteusi al Comune di Fabrica di Roma che successivamente ne divenne il proprietario fino ai giorni d'oggi.
La chiesa è orientata con la classica disposizione delle abbazie Cistercense ovvero da Ovest - Est, in modo da poter sfruttare in modo ottimale la luce solare nel corso della giornata.
L'edificio fu realizzato utilizzando il tufo ed altro materiale da costruzione "povero" locale.
Esternamente solo il portale dell'ingresso ed, internamente, alcune colonne, prese dai resti della antica città romana, sono in marmo.
La forma della pianta è a T.
Ricordiamo che in architettura l'intersecarsi di navata e transetto conferisce alle chiese una pianta a croce.
Si parla di pianta a croce greca per le chiese in cui la navata e il transetto hanno la stessa lunghezza e si intersecano a metà della loro lunghezza.
Si parla di croce latina invece se la croce è formata da due segmenti di diversa misura che si intersecano ad angolo retto, in cui il segmento minore è circa a tre quarti del segmento maggiore.
Infine si parla di pianta a T quando la parte absidale è praticamente attaccata alla zona del transetto.
Ma torniamo all'abbazia di Santa Maria in Falleri.
La facciata principale presenta:
- una (sola) porta di ingresso racchiusa in un portale di marmo a tre giri.
- tre oculi per dare luce all'interno
Porta e portale furono realizzati da tali Lorenzo e Jacopo come riportato nell'iscrizione in alto a sinistra che ne ricorda la realizzazione.
Gli interni sono molto spogli e si sviluppano con la classica disposizione a tre navate con la maggiore di dimensioni doppie rispetto alle laterali.
I pilastri che reggono la navate sono misti in quanto si trovano pilastri a croce, quadrati e, come già detto colonne di origine romana con tanto di capitello scolpito.
Ma la parte architettonica che rende unica questa abbazia è data dal fatto che ha cinque absidi al posto della classica configurazione a tre.
Questo modello architettonico, può essere considerato un unicum in Italia, dato che altri esempi non ce ne sono, e la tipologia è prettamente francese.
Il sito di Falerii Novi è liberamente visitabile tutto l'anno, mentre l'abbazia di Santa Maria in Faleri è aperta dalle 10 alle 13 nei giorni di Sabato, Domenica e festivi nel periodo dal 1 Maggio fino alla fine dell'Estate.
Questo sito non ha alcuna pretesa di completezza, ma vuole solo documentare fotograficamente un attimo di magia.
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