Le origini di Volterra si perdono nella preistoria italica.
A nostro parere è D.H. Lawrence, nel libro Paesi Etruschi, a dare la più bella, e coincisa, descrizione di Volterra:
Volterra è la più settentrionale delle grandi città Etrusche del Tirreno.
E' situata ad una cinquantina di chilometri nell'entroterra su una scogliera rocciosa esposta ai quattro venti, con una vista sterminata sul mare dall'alto della valle del Cecina ...
A Volterra sorse la potente Lucomonia Etrusca di Velathri ... una delle dodici città della Dodecapoli Etrusca.
La lontanza da Roma fece si che la sua indipendenza durò fino al 298 a.C. quando venne sconfitta dalle legioni romane di Lucio Scipione Barbato.
La sconfitta segnò la sua fine come Lucomonia Etrusca indipendente trasformando Volterra in una città federata del nascente Impero Romano.
E di Roma seguì le vicissitudini compreso l'assedio dei Goti di Totila.
All'Impero Romano seguirono le occupazioni Longobarda e Franca e solo intorno all'anno 1150 ebbe inizio, con la famiglia Pannocchieschi, la storia comunale di Volterra.
Molte furono le dispute con Pisa o Siena o Firenze, ora alleate ora nemiche, e le guerre con la vicina San Gimignano o le fraticide lotte interne tra Guelfi (rappresentati dalla famiglia Belforti e legati a Firenze) e Ghibellini (rappresentati dalla famiglia Allegretti e legati a Siena).
Ma sostanzialmente (dal 1361) Volterra fu Guelfa e fedele a Firenze.
La Fortezza di Volterra è sita sulla parte più alta dell'Acropoli della città.
La Rocca primigenia, detta anche Rocca Vecchia, fu edificata nel 1342 dal duca d'Atene Gualtieri VI di Brienne, che in quel momento era il governatore di Firenze.
Fu poi Lorenzo il Magnifico a dare alla Fortezza Medicea la forma che oggi conosciamo.
Prima fece ampliare la Rocca Vecchia.
Poi nel 1475 decise di costruire la Rocca Nuova.
Infine le fece collegare (la Rocca Vecchia e la Rocca Nuova) con una cortina muraria.
E qui si consumò nel 1478 una parte della vendetta di Lorenzo il Magnifico con la famiglia de' Pazzi.
Alcuni dei congiurati, scampati od all'impiccagione in Piazza della Signoria od alla decapitazione, vennero portati fin qui per essere torturati a morte.
Quella che doveva essere una fortezza difensiva diventò una galera dove eliminare, lontano da occhi ed orecchie indiscrete, i nemici.
L'uso come prigione venne confermato nei secoli successivi cosicchè, ancora oggi, la Fortezza Medicea di Volterra altro non è che un carcere di massima sicurezza.
La Fortezza pertanto non è praticamente visitabile.
Ma se non si può visitare la Fortezza Medicea cosa altro c'è da vedere a Volterra?
Specifichiamo che volontariamente non affronteremo il tema, sicuramente affascinante ed importante, delle tante botteghe artigiane che lavorano l'alabastro e, limitandoci ai monumenti, a Volterra sono assolutamente da visitare:
La Cattedrale ... un vero museo dove non si paga alcun biglietto di ingresso
Il Palazzo del Podestà o Torre del Porcellino
Il Museo Etrusco Mario Guarnacci
La visita di Volterra prende tutta una giornata, meglio due.
Comunque per chi ha poco tempo consigliamo:
- se si hanno a disposizione almeno 4 ore si visiterà la Cattedrale, la Piazza dei Priori e la Volterra medioevale
- se si hanno a disposizione almeno 6 ore si visiterà anche il Parco archeologico Enrico Fiumi e le rovine del teatro romano
- se si hanno a disposizione almeno 8 ore si visiterà anche il museo archeologico Guarnacci
Sul museo Guarnacci segnaliamo di stare attenti agli orari di apertura ...e in special modo a quelli di chiusura.
Volterra è sita in Toscana nella provincia di Pisa.
Per raggiungere a Volterra si può usare l'autostrada del Sole A1 uscita casello di Firenze Impruneta, sia per le provenienze da Roma e sia da Milano, e proseguendo sul raccordo per Siena fino a Poggibonsi per poi proseguire lungo la SS68.
Per chi proviene da Grosseto o Genova può usare la SS1 Aurelia o l'autostrada A12 per poi proseguire lungo la viabilità ordinaria.
Senza possibilità di essere smentiti ci è facile dire che Volterra è una delle città, non capoluogo, più belle della Toscana.
A Volterra praticamente TUTTI i parcheggi, per i visitatori, sono a pagamento e sono pure cari!
Come se non bastasse il maggior parcheggio, come dimensioni, è lontano dal centro ed occorre fare una scalinata da infarto.
Solo a titolo indicativo la situazione dei parcheggi a Volterra è la seguente:
- il Parcheggio della Stazione a pagamento
- il Parcheggio di Porta Docciola potrebbe essere gratuito
- il Parcheggio Macelli è solo a pagamento e sembra che si paghi, anche per mezzora, tutto il giorno
- il Parcheggio di Porta Marcoli è solo per residenti
- il Parking Lot è solo a pagamento, è piccolo, ma, almeno, è in centro
- il Parcheggio della CONAD è gratuito, ma non ditelo troppo in giro
- il Parcheggio Le Balze dovrebbe essere gratuito
- il Pargheggio Vallebona è a pagamento per i non residenti
- Il Parcheggio dei Lavatoi di San Felice è a pagamento, ma, almeno, è vicino al centro
Esistono altri parcheggi, come quello della COOP, ma sono fuori mano.
Sia D.H. Lawrence e sia George Dennis soggiornarono a Volterra presso l'Albergo Nazionale (all'epoca del Dennis si chiamava Locanda Unione) che tutt'oggi si trova in Via dei Marchesi 11 a Volterra.
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