Da Porta Santa Maria è si accede a Civita di Bagnoregio.
La porta è composta da un arco in peperino e sormontata da una loggetta.
La tradizione vuole che il disegno originale della Porta sia stato realizzato dal Vignola, anche se poi non vi è certezza della attribuzione.
Guardando frontalmente la porta si vedono sui lati due bassorilievi con un leone che tiene una testa umana tra gli artigli, a ricordo della cacciata dei Monaldeschi del 1494, mentre al centro si vede un'aquila nel gesto di posarsi sopra la testa di un leone.
Entrati in Civita di Bagnoregio si prosegue su via Santa Maria del Cassero.
Se invece prendiamo a sinistra c'è un vicolo interno mentre se prendiamo a destra si prosegue verso piazza San Pietro.
Noi proseguiamo per tutta via Santa Maria del Cassero fino a giungere a Piazza San Donato
Piazza San Donato è la piazza principale di Civita di Bagnoregio.
Qui si trova l'ex Duomo di San Donato.
Le origini della chiesa risalgono al VI secolo, quando il Duomo venne fondato su un esistente tempio romano.
L'aspetto attuale dell'ex Duomo di Civita di Bagnoregio è cinquecentesco.
All'interno dell'ex Duomo di San Donato si conserva un prezioso Crocifisso ligneo quattrocentesco della scuola di Donatello ritenuto dai fedeli locali miracoloso ed un affresco della scuola del Perugino.
Al Crocefisso di San Donato è legata la singolare Processione del Cristo Morto.
La sera del Venerdì Santo il Crocefisso viene infatti portato in processione fino a Bagnoregio.
Ma, come nella favola di Cenerentola, il Crocefisso deve assolutamente ritornare a Civita entro la mezzanotte del Venerdi, pena la sua perdita per sempre in quanto se lo terrebbero a Bagnoregio.
Sempre in Piazza San Donato si svolgono i seguenti eventi:
- la Tonna (giostra in piazza San Donato con i somari montati a pelo) alla prima Domenica di Giugno
- la festa del Santo Patrono San Bonaventura che si festeggia il 15 luglio.
- la Tonna alla seconda Domenica di Settembre
Usciamo da Piazza San Donato e prendiamo per via Madonna della Maestà un tempo chiamata via della Provvidenza.
Questa è la strada più lunga di Civita di Bagnoregio ed arriva fino alla Porta Sud.
Questa strada è piena di frammenti medioevali o addirittura romani
Quasi ogni casa ha una scala per accedere al primo piano ... ed ad ogni porta si apre uno scorcio da immortalare.
e poi ci sono i giardini ed i fiori ...
Percorreremo via della Madonna della Maestà fino a giungere alla Porta Sud e poi torneremo indietro ripercorrendola al contrario.
la Porta Sud è l'altra entrata a Civita di Bagnoregio.
Appena fuori la porta si trova la Cappella della Madonna del Carcere
Da qui, dal belvedere di Peppone e Maria, si ha una stupenda vista sulla valle dei calanchi.
Tornati indiatro su via Madonna della Maestà, poco prima di entrare in Piazza San Donato si prende sulla sinistra via San Bonaventura.
A Civita non poteva mancare una strada dedicata al proprio figlio più illustre ... Fra San Bonaventura
Stiamo parlando di quel Giovanni di Fidanza che poi diventò il Cardinale San Bonaventura da Bagnoregio, noto per essere stato il primo grande biografo (anche se postumo) di San Francesco di Assisi..
Guardate quanto sono belli i due portoni di ingresso e, alcuni gradini più in alto, la porta del morto.
Questa strada ci conduce verso Piazza San Pietro
Piazza San Pietro (detta anche Colesanti) è la seconda piazza (per importanza) di Civita di Bagnoregio.
La piazza è piccola, ma veramente graziosissima.
Uscendo da Piazza San Pietro si prosegue verso Porta Santa Maria chiudendo il tour di Civita di Bagnoregio.
La rupe di Civita di Bagnoregio da sempre si muove e si sgretola.
Durante la visita non potrete fare a meno di vedere, fra tanti i palazzi interi, le cicatrici di quello che rimane dei tanti crolli dovuti alle frane che erodono la rupe.
Tra i crolli si segnalano quelli del 1764 e del 1888 che inghiottì la chiesa di Santa Vittoria Vergine Romana Martire sotto Decio Imperatore.
O quello che inghiottì la casa sventrata.
E quando non ci pensano le frane ci sono i terremoti che qui, da sempre, sono di casa.
Nel 1695 Civita di Bagnoregio su sconvolta da ben due terremoti quasi consecutivi che inghiottirono l'intera contrada Carcere.
Un altro devastante terremoto lo si ricorda nel 1794.
Ma forse il crollo più assurdo è stato quello del 1964.
I tedeschi in ritirata nel 1944/5 avevano distrutto il ponte che collegava Civita di Bagnoregio con il fondo valle.
La ricostruzione non fu breve e ci vollero quasi 20 anni per costruirne uno nuovo.
Peccato che nel 1964, poco prima della sua inagurazione, il nuovo pomte crollò miseramente.
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