Il Lago (laghi) di Pilato si trova nella conca/valle glaciale del Monte Vettore.
Il lago è sito nelle Marche, di cui è anche l'unico lago naturale, a ridosso del confine con l'Umbria all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Il lago è di tipo glaciale e sono veramenti pochi i laghi glaciali presenti nell'Appennino.
La quota altimetrica del lago è di circa 1'941 m.
La forma del Lago di Pilato ricorda un paio di occhiali e, quando è in periodo di secca, si suddivide in due laghi separati tra loro da qualche decina di metri di superficie sassosa.
Il lago è profondo circa 9 mt ed il suo diametro è di circa 300 mt.
Noi, nelle numerose volte che siamo saliti in cima al Monte Vettore, non siamo mai scesi fino al lago di Pilato.
Comunque tre sono i percorsi che permettono (elicottero escluso) di arrivare al lago:
Capanna Ghezzi - Forca Viola - Valle del Lago di Pilato
Foce Taverna della Montagna - le Svolte - Valle del Lago di Pilato
Il Lago di Pilato è dal punto di vista naturalistico molto importante per la presenza di piccolo gamberetto: il Chirocefalo del Marchesoni (Marchesoni fu lo studioso che lo scoprì nei anni 60 del secolo scorso), di colore rosso corallo e lungo circa un centimetro, che vive nelle acque del lago e si riproduce depositando le sue uova lungo le sponde vicino alla riva.
Specifichiamo che il Chirocefalo è una specie endemica ovvero, al mondo, vive solo qui.
Dieci sono le regole da seguire rigorosamente durante l'escursione al Lago di Pilato:
non accamparsi con tende
non abbandonare i sentieri esistenti
non scendere lungo i ghiaioni ... usare il sentiero
meglio non fare soste ed in ogni caso riportare via tutti i rifiuti
non lanciare pietre nel lago
non avvicinarsi alle sponde
assolutamente vietata la balneazione (cani compresi)
non raccogliere i Chirocefali
non raccogliere i fiori
non urlare o provocare rumori, se non per motivi di assistenza o pericolo, potrebbero causare frane o slavine
Segnaliamo che, per la presenza di acqua, è concreta la possibilità che, tra i sassi del lago di Pilato, vi sia acquattata la Vipera dell'Orsini ... prestate attenzione sono piccole, ma ci sono davvero.
Queste vipere sono praticamente innocue per una persona adulta (ed in buona salute visto che è arrivata fino a qui) e non attaccano neanche se le provocate.
Lasciatele semplicemente stare ed assolutamente non uccidetele.
Il lago di Pilato è uno dei posti con il maggior numero di leggende e proprio per questo che attorno al 1200 il lago (ed più in generale il territorio di Norcia) era meta di streghe, stregoni e negromati in genere.
Citiamo le tre leggende più comuni.
Pilato, tornato a Roma e dopo essere stato condannato a morte dall'imperatore Vespasiano, fu caricato (non sappaimo se vivo o morto) su di un carro trainato da due bufali.
Questi (i due bufali), dopo molto perigrinare, non trovarono altro posto ove gettarsi in questo lago glaciale, le cui acque ribollirono fra vortici rosseggianti.
La striscia di bianca ghiaia che, per qualche tratto, lo costeggia è la prova della corsa del carro su cui era trasportato il corpo Pilato da cui, appunto, il nome lago di Pilato.
State bene attenti Voi umani a non disturbarne l'irrequieta anima se non volete pagare l'ira di Dei e lo sdegno di uomini.
In epoca tardo medievale la Sibilla, detta anche "Oracolo di Norcia" da cui l'antro o Grotta della Sibilla e da cui il nome di monti Sibillini, lo individua come Lago Averno e come porta di accesso al mondo sotterraneo degli inferi.
In quei tempi oscuri il lago era frequentato da streghe e stregoni vari che usavano le sue sponde per fare sabba al demonio ed incantesimi di magia nera.
I servi del demonio si riunivano sulla fascia di terra interno al lago nota come isola del Diavolo e, ogni volta che invocavano le forze del male, puntualmente dal lago, c si scatenevano terribili tempeste di cui anche Noi ne documentiamo una in questo sito.
Chiudiamo questa breve trattazione sul lago di Pilato citando la Grande Pietra” che fu rinvenuta nelle sue vicinanze.
Come dice il nome altro non è che una grande stele di pietra su cui sono incise delle strane lettere.
Cosa fosse (un antico altare sacrificale?), cosa vi fosse scritto (invocazioni demoniache) ed a cosa servissse nessuno lo sa e quindi non fa altro che arricchire il mistero che aleggia intorno al lago.
Questo sito non ha alcuna pretesa di completezza, ma vuole solo documentare fotograficamente un attimo di magia.
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Noi i borghi, o gli altri eventi di cui scriviamo, li visitiamo veramente.
Speriamo che la Sig.ra od il Sig. Google riescano a capire la differenza tra Noi e molti dei nostri competitors.
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