Le origini di Capalbio sono probabilmente tardo medioevali essendo citato dalla Bolla Leonino Carolingia con cui Carlo Magno nel 805 dona il territorio all'abbazia delle Tre Fontane di Roma.
Sicuramente il Castello di Capalbio esisteva nel XII secolo e la prima cerchia di mura è di almeno un secolo prima.
Successivamente passò sotto gli Aldobrandeschi e, dopo un breve periodo di quasi Signoria, agli Orsini prima e dal 1416 ai Senesi per poi confluire dal 1590 sotto il Granducato di Toscana.
Ma la prima cosa che vedrete a Capalbio dopo aver parcheggiato probabilmente sarà la "strana" statua di Nana, con le sue fattezze di donna brasiliana, posizionata in piazza Carlo Giordano.
La statua è stata realizzata dall'artista Niki de Saint Phalle (+2002) creatore dell'onirico Giardino dei Tarocchi.
ma torniamo subito a parlare di Capalbio proponendo un breve tour guidato.
Il tour prende circa due ore e non presenta difficoltà di sorta se non per la salita sulla Rocca Aldobrandesca.
Dalla porta di ingresso principale si può procedere diritti verso piazza Magenta o girare a sinistra verso l'Arco Santo.
Entrati prestate attenzione allo stemma sopra la torre ... nella targa si legge:
Siamo entrati in Capalbio ed andremo diritti verso piazza Magenta.
Qui si trova la scaletta di accesso al cammino di ronda su cui saliremo.
Capalbio fu egregiamente difeso da una doppia cinta di mura realizzata probabilmente appena dopo l'anno 1000.
Successivamente Capalbio passò sotto gli Aldobrandeschi e, dopo un breve periodo di quasi Signoria, agli Orsini prima e dal 1416 ai Senesi per poi confluire dal 1590 sotto il Granducato di Toscana.
Per salire sulla seconda cerhia muraria (la prima è le mura esterne di Capalbio) si può utilizzare o le scale di Piazza Magenta o la salita di via XXIV Maggio.
Sulla seconda cinta c'è un lungo tratto dell'originale cammino di ronda che percorreremo per intero ...
... fino a giungere a Porta Senese (il secondo ingresso di Capalbio) che attraverseremo per entrare nella piazza della Rocca.
Attraversiamo la Porta Senese ed entriamo in Piazza delle Chiesa di San Nicola.
La visita alla Rocca Aldobrandesca è d'obbligo.
Al suo interno sono siti i locali dell'ufficio informazioni e pagando un biglietto, che è poco più che simbolico, accederemo fino in cima alla torre da cui goderemo di un panorama mozzafiato.
L'attuale forma della Rocca Aldobrandesca, chiamata anche Palazzo Collacchioni, si deve alla ristrutturazione senese del 1418.
Il complesso ha una originale forma a "L" con un alto torrione dalla classica base a scarpa.
Si prosegue scendendo per via Collacchioni fino a trovare sulla sinistra l'arco Santo ...
sormontato dalla faccia dell'imperatore Adriano.
Quest'ultima è originale e di probabile provenienza locale forse da qualche scavo presso la vicina Cosa.
Proseguiamo fino alla Piazza della Chiesa (di San Nicola) ove entreremo.
Noi abbiamo visitato questa chiesa dal 1990 +/- ogni 6/7 anni.
L'abbiamo vista prima dei restauri dei primi anni 2000 e l'abbiamo vista dopo ...
L'esterno, di probabile origine duecentesca, fu parzialmente ed incompiutamente ristrutturato nel settecento.
L'interno è ad una sola navata con piccole cappelle sui lati.
Quasi tutte queste cappelle sono dipinte con affreschi quattrocenteschi di scuola senese in vario (da mediocre a buono) stato di conservazione.
Bellissimo (per gli appassionati) è un grande angelo cerofolino e molto altro ancora ...
Si segnalano i capitelli romanici, decorati a fiori od ad animali fantastici, che sormontano le colonne.
Si segnala anche l'imperizia dei restauri del 1966 quando vennero distrutti alcuni afferschi che erano stati coperti di bianco.
Il nostro giro continua fuori le mura dove c'è l'Oratorio della Provvidenza del XV sec. anch'esso con numerosi affreschi del periodo (per visitarlo occorre contattare il parroco di Capalbio) per poi terminare al cimitero dove troveremo la stele che ricorda ove è seppellito il noto (in Maremma) brigante Domenico Tiburzi.
Un tempo la tomba di Domenico Tiburzi era mezza dentro e mezza fuori dal cimitero di Capalbio ... poi con l'aumentare degli occupanti è, arrivata ad essere praticamente al centro.
Per raggiungere Capalbio si utilizza la SS1 Aurelia e si seguono le facili indicazioni locali.
Nota finale:
Capalbio è uno dei punti di riferimento per i VIP che soggiornano ad Ansedonia e più in generale sull'Argentario.
Anche fuori stagione qui è molto facile incontrare politici, attori o cantanti famosi.
Abbiamo prodotto due brevi video sul Castello di Capalbio e le sue mura.
il Castello di Capalbio |
le mura del Castello Capalbio |
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